"Rendi cosciente l'inconscio, altrimenti sarà l'inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino"
- Carl Gustav Jung
L'Inconscio e la Coscienza sono due facce inseparabili della stessa medaglia. Il punto è che l'Inconscio è il 90% della medaglia.
Tutto ciò che percepiamo, pensiamo e facciamo appartiene al dominio della Coscienza. La Coscienza è la nostra parte "consapevole" attraverso la quale notiamo ciò che ci circonda e prendiamo decisioni per interagire con la realtà.
Oltre alla Coscienza, c'è l'Inconscio. Esso è tutto ciò che si trova oltre la Coscienza. Racchiude ciò di cui non siamo consapevoli, è una funzione che raccoglie le attività mentali che sfuggono al nostro controllo.
Se potessimo paragonare Coscienza e Inconscio, la Coscienza sarebbe una zattera e l'inconscio l'oceano sconfinato sul quale essa va alla deriva. Il controllo che ha la coscienza sul mondo è probabilmente un'illusione, ma un'illusione di cui abbiamo bisogno per dare un senso alla realtà.
Anche quando pensiamo di sapere al 100% cosa stiamo dicendo o facendo, alla base dei nostri comportamenti c'è sempre l'influenza dell'Inconscio.
Che lingua parla l'inconscio?
Mentre la Coscienza parla attraverso la comunicazione verbale e fisica, l'Inconscio utilizza il sogno, il linguaggio non-verbale involontario, le emozioni, i lapsus... e via dicendo.
Per comunicare consapevolmente usiamo la parola: discorsi, poesie, canzoni, libri... Anche l'azione è una forma di linguaggio consapevole, che si tratti di una carezza, di un gesto gentile o di una danza o un movimento teatrale. Queste sono tutte forme di comunicazione che si possono perfezionare ed affinare nel tempo, proprio in virtù del fatto che sono consapevoli.
L'Inconscio, invece, comunica con mezzi nascosti, ambigui, con segnali che necessitano un'interpretazione. Secondo alcune scuole di pensiero, la realtà stessa è una manifestazione del nostro inconscio, e da essa possiamo trarre informazioni su di noi e sulla realtà, perfino da eventi casuali e che sono fuori dal nostro controllo (proprio come se la realtà stessa fosse solo un altro sogno)
L'interpretazione dei sogni è stata particolarmente studiata negli ultimi anni perchè fornisce una sorta di "via preferenziale" per comunicare con l'inconscio o meglio, per capire cosa ci sta dicendo.
Le immagini che ho inserito in questo articolo sono tratte dal "Libro Rosso" di C.G.Jung, il quale era un grande esperto dell'onirico e del simbolismo ad esso collegato. Nel Libro Rosso, Jung annotava la sua vita onirica e disegnava ciò che vedeva nei suoi sogni.
Queste immagini suggestive, colorate e decisamente psichedeliche sono una perfetta descrizione del modo in cui il nostro inconscio ci trasmette ciò che percepisce. Il suo scopo è consegnarci qualcosa di cui potremmo avere bisogno per migliorare la nostra vita.
I sogni sono forme di comunicazione simbolica. In un sogno, la metafora è la figura retorica dominante. Ogni immagine, gesto, colore, suono e sensazione di un sogno rappresenta un Simbolo. Il Simbolo è proprio questo: una metafora che rappresenta un concetto che ha un forte valore psicologico e comunicativo.
Ad esempio c'è il simbolo della nave, di cui ho parlato nello scorso articolo, come anche il sole della seconda immagine. Sono tutte immagini metaforiche. Nei sogni si fa spesso l'esperienza del volo, della caduta, del camminare senza potersi muovere, oppure si vedono luoghi, persone, ambienti, disastri come alluvioni e terremoti, oppure campi verdi, risate e follie come animali variopinti e chimerici che fanno versi insospettabili.
Tutto ciò che vediamo nei nostri sogni è simbolico, ed è il modo in cui entriamo in contatto con l'inconscio.
Questa caratteristica del Simbolo mi ha sempre affascinato. Attraverso il Simbolo è quindi possibile comunicare con l'Inconscio, entrare in sintonia con ciò che ci vuole dire.
Realizzo gioielli "Simbolici" da vari anni, e spesso le persone si avvicinano alle mie creazioni dicendo di essere state "spinte da qualcosa". Non penso sia un caso, infatti ciò che le "spinge" verso il gioiello non è nient'altro che quella parte del loro inconscio che si è sentita "chiamata" dal simbolismo che quel gioiello rappresenta.
Un Simbolo può essere rappresentato attraverso un'immagine o un oggetto, purché sia chiaramente leggibile. Non significa che debba essere necessariamente "pulito", come è il caso dello stile minimalistico. Moltissimi altri stili funzionano bene per comunicare con l'Inconscio, come l'Impressionismo o la fotografia.
Attraverso le giuste immagini, le giuste forme e i giusti colori si può comunicare con l'Inconscio, proprio perché quelle rappresentazioni si avvicinano al linguaggio Simbolico. Questo è il motivo per cui l'arte e l'artigianato sono importanti e sopravvivono nella nostra cultura conservando un'aura di fascino e meraviglia: sono il mezzo con il quale entriamo in contatto con il nostro inconscio.
0 commenti